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PRIMUS: DALLA RICERCA UN “PANE” VIVO E ATTIVO

Immagina una grande città la mattina di un giorno feriale, con i marciapiedi inondati di persone. Tutti che corrono per andare al lavoro e ai vari appuntamenti. Ora, immaginatelo a livello di un microscopio. Puoi avere un’idea di come appare il tuo Microbiota intestinale dall’interno comparandolo alla città: esso è costituito da trilioni di microrganismi di specie diverse.

In una persona sana, in equilibrio (eubiosi) questi “amici” convivono in armonia soprattutto a livello del colon. Inoltre, devi sapere che il Microbiota è addirittura etichettato come un organo funzionale per migliaia di attività, in quanto svolge numerosi ruoli chiave nel regolare il susseguirsi di funzioni metaboliche, facendoti rimanere in salute.

Nel suo insieme, se in equilibrio, il Microbiota supporta il buon funzionamento del sistema immunitario, la salute cardiovascolare, metabolica ed epatica, protegge da composti tossici, sintetizza vitamine e aminoacidi comprese le vitamine del gruppo B (soprattutto B12 e K) ma, soprattutto, gioca un ruolo chiave nel mantenere una buona funzionalità gastrointestinale.

Sappiamo che l’alimentazione è fondamentale per mantenere la salute umana, ma anche per garantire l’equilibrio del Microbiota. Ed ecco che scegliere alimenti genuini, completi, prodotti con materie prime selezionate e di qualità è di vitale importanza.

Da questa idea, dopo tanta ricerca, è nato PRIMUS: un “pane” vivo, attivo, in grado di apportare un pool completo di sostanze benefiche per mantenere in salute il sistema gastrointestinale e l’equilibrio del Microbiota. Primus è costituito da grani antichi, proteine vegetali e altri nutraceutici che, avvalorati dalle tecniche di fermentazione primordiale, danno alla luce il primo pane funzionale per l’essere umano. Da chi lavora in ufficio, a chi è sempre in viaggio, passando per l’amatore fino all’atleta, Primus, nelle sue varietà, non solo salvaguarda la salute intestinale ma supporta a pieno ogni singola attività e performance dell’organismo.

Dottor Matteo Massimo Primo

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I BETAGLUCANI: ELISIR DI SALUTE DA SCOPRIRE

Sappiamo che frutta, verdura e cereali integri sono un pilastro della salute umana soprattutto per il loro apporto di fibre. Però, sebbene la maggior parte degli alimenti ricchi di fibre abbiano vari vantaggi da offrire all’uomo moderno, alcune tipologie si distinguono per le loro proprietà. Tra tutte, una tipologia di fibra chiamata beta glucano, presente in alimenti come i cereali integrali e legumi, è associata ad una quantità enorme di vantaggi per la salute.

CHE COS’È IL BETA GLUCANO?

Il beta glucano (spesso chiamato β- glucano o BG) è un polimero del glucosio (più unità di zucchero) presente nelle pareti cellulari di alcune tipologie di cereali integrali, funghi, lieviti, alghe e verdure.

I benefici del beta glucano sono dovuti soprattutto alla sua struttura di fibra solubile e fermentescibile. Giusto per comprendere al meglio quanto scritto, le fibre si dividono in fibre solubili ed insolubili. Le fibre solubili come il beta glucano, a confronto di quelle insolubili (con altre proprietà), hanno spiccati effetti soprattutto a livello gastrico e metabolico.

Infatti ad oggi, gli studi suggeriscono che il BG può supportare la salute a 360 gradi:

• Migliorando i livelli di glicemia, la resistenza all’insulina e diabete di tipo 2

• Ottimizzando i livelli di colesterolo e la pressione sanguigna

• Riducendo il rischio di obesità

• Supportando il sistema immunitario e la salute del derma

• Mantenendo in eubiosi (equilibrio) il Microbiota (Flora batterica)

• Dare un supporto ormonale anche nell’invecchiamento in ottica anti age

Tutte queste sue proprietà sono strettamente collegate ai sui effetti sul sistema gastrointestinale.

Essendo un polisaccaride e una fibra solubile, si ritiene che il beta glucano regoli la funzionalità del sistema immunitario (SI) grazie alla sua stretta interazione con la mucosa intestinale e quindi con il sistema immunitario enterico.

È stato dimostrato più volte che una buona efficienza ed efficacia del sistema immunitario e della funzionalità metabolica dipendono molto dalla salute gastrointestinale.

Oltre alla sua interazione con il SI, il beta glucano, una volta assunto, forma una sostanza gelatinosa nell’intestino tenue, che ritarda l’assorbimento degli zuccheri e di altri nutrienti, portando ad effetti positivi sui livelli di glucosio e colesterolo nel sangue.

Inoltre, all’interno dell’intestino, ci sono anche batteri che tramite la fermentazione del BG, producono acidi grassi a catena corta. Questi acidi grassi, tra le varie proprietà, aiutano a regolare il metabolismo del glucosio, offrendo protezione contro la resistenza all’insulina e diabete.

UNA FONTE DI BETA GLUCANI INASPETTATA: IL NOSTRO PANE PRIMUS

Primus non è semplicemente un prodotto da forno ma un vero alimento funzionale, nonché un simposio di ricerca, passione ed ingredienti volti alla salute del soggetto sportivo e non.

Infatti, il pane Primus è da considerarsi un alimento completo, equilibrato, pratico e genuino, dove in sé racchiude contemporaneamente le virtù nutrizionali di molti alimenti, avvalorando caratteristiche uniche difficilmente riscontrabili in altri prodotti similari.

Pensate che oltre all’apporto di cereali integri, vitamine, minerali e fibre, Primus è ricco anche di aminoacidi in rapporto completo, rendendolo un prodotto unico ed eccezionale.

Il vantaggio di Primus è che grazie alla sua lavorazione offre un grande supporto sia alla persona comune o atleta che vuole mantenersi in forma con gusto, sia per quei soggetti che riscontrano difficoltà nel digerire alcuni ingredienti salutari.

Proprio per questo, essendo il beta glucano una fibra da grandi virtù ma non da tutti digerita ed assimilata al meglio, grazie a Primus è possibile apportare un quantitativo ottimale giornaliero di BG ottimizzandone sia la digeribilità che l’assorbimento.

Questa qualità diventa strategica nella salute umana, nella “recovery” sportiva e in numerose patologie dell’apparato gastrointestinale che, come abbiamo visto, è fondamentale per ottimizzare i benefici dei beta glucani.

Ricordiamoci che, se anche è vero che siamo quello che mangiamo, siamo soprattutto quello che decidiamo di mangiare, digerire e assimilare per vivere una vita in forma in ottica anti age.

Noi siamo le nostre scelte.

Dottor Matteo Massimo Primo

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I BAMBINI, LO SVEZZAMENTO E LA CODIFICA DEL SAPORE

Quando il bambino nasce entra in contatto diretto, e non più mediato dal corpo della madre, con un mondo nuovo. Attraverso la pelle, la bocca o il naso, il suo sistema immunitario imparerà a riconoscere ciò che sarà da eliminare o da evitare e ciò che sarà utile o da tollerare.

Il neonato inizia ad alimentarsi prima con il colostro poi con un latte materno che cambia e si autoregola in funzione della vita del bambino; ad es. se nasce prematuro, la mamma svilupperà un latte adatto a lui e diverso rispetto al latte di una nascita generata nei nove mesi canonici.

Verrà poi il tempo dello svezzamento e del progressivo distacco dalla mamma. I pediatri consigliano di cominciare lo svezzamento con alimento molto semplici e digeribili. Questi cibi devono essere tritati il più possibile, incrementando gradualmente con il passare del tempo la loro complessità e digeribilità.

In questo periodo e nel resto dell’infanzia si codifica anche la base del gusto, (imprinting) che porterà a preferire alcuni alimenti piuttosto che altri per tutto il resto della vita.

Quale migliore occasione di questa abbiamo per abituare il futuro adulto al gusto acidulo e intenso degli alimenti fermentati e quindi predigeriti? Una buona abitudine che i futuri ragazzi capitalizzeranno per il mantenimento della loro salute, visto che l’uomo è anche quello che mangia!

I nostri predecessori avevano già intuito tante cose che ora vengono dimenticate. A tal proposito voglio citare (non per suggerire un consiglio medico ma per capire qualcosa in più) come le nostre bisnonne in caso di mancanza del latte materno si attivavano adottando svariate strategie.

La prima era di cercare una balia. È bellissimo che oggi le mamme aderiscano ad associazioni come le “banche del latte” per donare ad altri neonati ciò che è impossibile imitare alla perfezione.

La seconda era cercare il latte d’asina perché si era capito che questo era abbastanza tollerabile dal delicatissimo sistema digerente dei neonati.

la terza possibilità era utilizzare del Parmigiano Reggiano molto stagionato grattugiato sciolto in acqua per creare una sorta di latte artificiale fatto in casa.

Questa terza possibilità è interessante perché ci fa capire come le lunghe fermentazioni, unite ad un prodotto di sicura qualità intrinseca, permettano di eliminare il lattosio e di scomporre le proteine del latte in elementi semplici e molto digeribili. In altre parole si trasformava un alimento specie/specifico come il latte per i vitelli in un alimento molto neutro da ogni punto di vista (compreso quello ormonale) con il quale si riusciva perfino a nutrire i neonati!

Osservare la natura, capirla, rispettarla nel suo funzionamento e imparare applicando i suoi principi è la base da cui partire per creare salute e benessere.

 

 

Sandro Santolin

 

L’altra medicina magazine – vivere secondo natura

 

 

 

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L’ALIMENTAZIONE NELLA TERZA ETÀ: STRATEGIE NUTRIZIONALI PER MANTENERE L’EQUILIBRIO

L’anziano spesso tende a ridurre il suo apporto alimentare.

Le cause sono diverse (disturbi del gusto, riduzione dello stimolo della fame, difficoltà meccaniche oggettive causate da diverse patologie).

Mangiando meno il soggetto si indebolisce e inizia la spirale viziosa che mina la sua vitalità. Questi problemi si sommano a carenze digestive sempre più gravi dovute alla perdita di enzimi e di biodiversità del microbiota intestinale.

Ciò avviene a causa di diete monotone, farmaci assunti quotidianamente, carenze enzimatiche e sedentarietà.

La conseguente malnutrizione può avere varie forme, la più rilevante è la malnutrizione proteico calorica. Tale problema è causato da un’insufficiente introduzione di proteine che può avere come conseguenze importanti la degenerazione eccessiva di muscoli e ossa e una risposta immunitaria indebolita.

Questa fase della vita si può affrontare più serenamente adottando strategie adeguate. Una di queste è quella di non far mancare in una dieta variata, ricca di proteine e fibre, l’apporto di alimenti fermentati intensamente. Le fibre fermentate sono fonte di preziosi minerali assimilabili, i quali vengono liberati durante il processo fermentativo da anti-nutrienti (come ad esempio i fitati). I formaggi più stagionati, e quindi più saporiti, magari aggiunti grattugiati in vari piatti, sono fonte di proteine nobili già demolite dalla fermentazione prolungata.

Le verdure come i crauti e le giardiniere lattofermentate sono particolarmente ricche di vitamina C e particolarmente digeribili.

In questa fase della vita Primus può essere un grande aiuto per molte ragioni:

– Ricchezza e completezza proteica (16%)

– Biodisponibilità di preziosi minerali

– Basso impatto glicemico

– Alto livello di digeribilità

– Importante aiuto alla regolarità intestinale

 

Sandro Santolin

 

L’altra medicina magazine – vivere secondo natura

 

 

 

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PAUSA PRANZO: STRATEGIE NUTRIZIONALI UTILI PER UN ALLENAMENTO EFFICACE

Tempo limitato, doccia, cambiarsi, e poi tornare al lavoro. Sembra impossibile poter mangiare qualcosa di soddisfacente dal punto di vista nutrizionale e del sapore durante la pausa pranzo.

Vorremmo utilizzare tutto il tempo per un tuffo in piscina, per una corsa a piedi o in bici.

Quando mangiare? Anche questo è un problema! Dopo l’allenamento lo stomaco è chiuso ed è difficile gustare qualcosa prima di tornare al lavoro.

In questo modo, se non mangiamo, il calo glicemico e la stanchezza si faranno inevitabilmente sentire nel pomeriggio. Cosa possiamo fare?

Prima dell’allenamento sarebbe sconsigliato mangiare eppure, con qualche attenzione, questa opzione diventa praticamente senza i noti problemi digestivi come il reflusso, l’iperacidità o la pesantezza con annesso il probabile calo energetico.

Un aiuto fondamentale alla velocità di digestione e di assimilazione dei nutrienti lo possiamo trovare negli alimenti fermentati.

L’aspetto poco conosciuto che li arricchisce di un valore aggiunto determinante, è che questi cibi sono in buona parte predigeriti e donano una “leggerezza unica” al nostro pasto veloce. Per un panino gustoso ed energetico pensa a Primus, un alimento creato a partire da fermentazioni intense che predigeriscono i suoi preziosi ingredienti. Primus contiene il 16% di proteine ad alto valore biologico*.

Con burro e marmellata diventa un mini-pasto perfetto per lo sport.

Non ti resta che metterlo alla prova.

Primus sembra un prodotto da forno ma è anche molto di più.

 

*( le proteine contribuiscono al mantenimento di ossa e muscoli sani). Ricordati di mantenere una dieta varia ed equilibrata.

 

Sandro Santolin

 

L’altra medicina magazine – vivere secondo natura

 

 

 

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PANE QUOTIDIANO

C’è un cibo che sicuramente accomuna gran parte delle civiltà di tutto il mondo: il pane.

Preparato in diverse forme da millenni, in luoghi diversissimi e lontani del mondo, è un alimento fondamentale nell’alimentazione umana di moltissime culture. Il pane è presente anche nella fede e nella preghiera. La tradizione lo ha inserito nel rito e nella liturgia, è stato consacrato dal Talmud e nel Vangelo, lo si trova nei miti del vicino e lontano Oriente; è anche menzionato nel Corano e negli Hadith islamici. Spesso il percorso del pane e quello della religione si sono sovrapposti o hanno camminato paralleli. Non sempre e non dappertutto. Ma là dove si sono separati, ecco subentrare scontri e dissidi. Ebraismo, cristianesimo e islamismo ci invitano ad accostarci a questo cibo per gustare la sua fragranza che coniuga l’arte umana di produrlo e il significato spirituale per la crescita personale.

Il pane spesso è il fulcro di complesse cerimonie religiose: si pensi solo all’eucarestia cristiana, in cui la condivisione significa l’adesione a uno stesso ideale etico-morale e progetto di vita. Nelle feste laiche tale dono agli ospiti celebra il senso della più alta e disinteressata ospitalità. Nelle società mediterranee è diventato anche il principale alimento e più di un proverbio popolare ne esalta l’importanza come fulcro della dieta.

C’è un modo di preparare questo alimento base dell’alimentazione umana che non nuoce alla salute dell’ambiente. Di pane e di religione parliamo con Sandro Santolin, ideatore della filosofia che sta alla base di Primus.

Il nutrimento deve essere lecito, buono, sano, senza alterare la natura?

Certamente e per chi scrive su questa rivista ciò è estremamente importante. Il cibo è un piacere ma anche la prima responsabilità verso la salute dell’uomo e l’ambiente che lo circonda.

Ci dovrebbero essere limiti allo sfruttamento del suolo, concimi chimici, OGM ecc?

Sì. Riguardo lo sfruttamento del suolo, tale consapevolezza è ancora molto lontana dal sentimento comune a causa della rottura culturale con la civiltà contadina pre-chimica che ci insegnava il valore della terra. Per esempio pochi sanno che i terreni hanno perso gran parte della loro fertilità/ biodiversità e se non torniamo alle rotazioni colturali, lasceremo ai nostri figli un pianeta sterile.

La possibilità di produrre energia elettrica e metano da biomasse, nelle grosse cupole che vediamo nelle campagne, è, alla fine, controproducente. Questi “scarti agricoli” sono quasi sempre derivati da coltivazioni specifiche studiate ad hoc che impoveriscono inesorabilmente i terreni sfruttati a monocolture.

L’ebraismo è ricco di riferimenti al pane. La sua assenza è considerata una punizione di Dio, mentre l’uso che se ne fa rimanda a un dono di Dio al popolo che si è scelto: è simbolo di pace, di letizia e di fraternità. Che significato ha, secondo lei, per chi lo produce?

A gennaio 2020 fui invitato dall’ associazione medici ebrei (AME) a un convegno nazionale sul tema del pane. Il mio intervento era intitolato, su proposta loro, “Il pane del futuro?”. Ebbi così l’opportunità di incontrare rappresentanti autorevoli delle tre principali religioni monoteiste oltre che medici e ricercatori dell’hi-tech genetico agroalimentare. Un ebreo non può considerarsi tale se non mangia almeno un po’ di pane ogni giorno. Una famiglia musulmana deve autoprodursi il pane. Per i cattolici la comunione con il corpo di Cristo è simboleggiata dal pane sotto forma di ostia. La mia relazione iniziò con questa domanda: “Come possiamo aiutare un fedele afflitto da celiachia, intolleranze varie, disturbi digestivi, ecc.?”. Poi proseguii enunciando i nostri studi e le applicazioni delle nostre “predigestioni primordiali”. Il significato del mio lavoro come produttore di un alimento così importante si può sintetizzare nel principio che si insegna a medicina il primo anno: “Primum non nocere” cioè, prima di ogni atto (medico) sincerati di non arrecar danno alcuno.

Abbiamo ancora rispetto del pane?

Non mi sembra. Si guardi attorno… Nei fast food il pane deve essere un supporto il più neutro possibile all’hamburger. Deve avere: aroma assente, masticabilità inconsistente, forma standard, gusto semi dolce per far emergere il sapore della carne aromatizzata.  Al supermercato troviamo pani precotti con forme diverse ma quasi identici nel sapore. Ciò avviene a causa delle lievitazioni rapidissime studiate per risparmiare tempo gonfiando gli impasti in modo ultra forzato.  Nelle case è ormai culturalmente demonizzato ed accusato di essere la causa di tutti i mali moderni perché fa ingrassare, contiene glutine, sale ecc. Lo abbiamo eliminato volentieri anche dalle merende dei bambini sostituendolo con snack industriali pubblicizzati ripetutamente in televisione durante i loro programmi preferiti. Abbiamo perso di vista ogni valore simbolico, nutrizionale, culturale, di questo fondamentale alimento che ha accompagnato l’uomo di ogni civiltà stanziale nel mondo intero.

Il pane è da sempre un simbolo di grande semplicità e umiltà; e per questo è potente nella sua universalità. Oggi che simbolo ha il pane?

Citando l’Antico Testamento possiamo capire che la semplicità e l’umiltà dovrebbero essere praticate dagli uomini nei confronti del pane. Nel libro di Ezechiele Dio formulò una ricetta di pane “arricchito” che Ezechiele stesso doveva mangiare per salvare la città di Gerusalemme dalla distruzione. Dio ordinò: prendi grano, orzo, fave, lenticchie, miglio e spelta, fanne pane. Ne mangerai per 190 giorni. Quando lessi questa ricetta antica di oltre 2500 anni, proveniente nientedimeno che dal Creatore, mi venne da sorridere perché il nostro Primuspane, oso dire, la perfeziona ulteriormente! Forse è anche per questo che l’associazione dei medici ebraici mi invitò a parlare al loro convegno.

L’universalità di questa formula è da ricercare:

– nella completezza nutrizionale; cereali e legumi mangiati assieme producono proteine complete simili alle migliori, quelle delle uova.

– nella sicurezza alimentare delle materie prime di provenienza. Infatti si possono conservare cereali e legumi per anni senza particolari difficoltà e lo stoccaggio abbondante di questi, permette di superare carestie o crisi economiche gravissime.

-nell’arricchimento dell’humus terrestre, vista la capacità dei legumi di fissare l’azoto atmosferico nei terreni dove vengono coltivati.

È triste constatare che oggi il pane sia diventato simbolo di eccesso per ragioni alle volte pretestuose, alle volte oggettive.

Parliamo di pane nel futuro. Qual è il futuro del pane?

Non so rispondere come verrà considerato il pane nel futuro perché ci sono molti interessi commerciali che lo vorrebbero marginalizzare a vantaggio di prodotti industriali più remunerativi. Inoltre siamo sempre più lontani dalla cultura contadina e dalle varie religioni che lo hanno in qualche modo “protetto” fino ad oggi. Noi di Primuspane abbiamo fatto tutto il possibile per restituire la dignità che il pane si merita, anche attraverso la ricerca scientifica e l’esaltazione dei suoi valori più nascosti.

L’altra medicina magazine – vivere secondo natura

pane quotidiano pagina unopane quotidiano pagina duepane quotidiano pagina tre

 

 

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IL CIBO TRASFORMATO INFORMA IL SISTEMA DIGERENTE

In medicina, uno dei temi più dibattuti in questo periodo, è come riuscire a far arrivare il farmaco esattamente dove serve per ridurne gli effetti collaterali e massimizzarne l’efficacia.

La stessa riflessione può essere fatta anche riguardo gli alimenti.

Come possiamo portare a destinazione i loro preziosi nutrienti e diminuirne i possibili effetti negativi nell’apparato digerente, in particolare nell’intestino?

Esistono diverse tecniche utilizzate dall’uomo in modo istintivo o per esperienza allo scopo di cibarsi di tutto, garantendosi sopravvivenza e nutrendosi di cose sempre più buone e sicure.

Ricordiamone sinteticamente alcune:

– la cottura permetteva di poter mangiare addirittura parti in decomposizione di animali e, allo stesso tempo, ne migliorava e ne   migliora, oggi come allora, sia sapore che digeribilità;

 – l’ammollo prima dell’essicazione o della cottura, è una sorta di “pregerminazione” che libera i semi dall’acido fitico con la conseguenza di facilitare l’assorbimento dei minerali durante la digestione;

– la fermentazione, una vera “cottura a freddo”.

• È una tecnica capace di predigerire, scomponendo in parti facilmente assimilabili, una serie di alimenti altrimenti non commestibili da gran parte degli uomini.

• È capace di eliminare le sostanze che le piante usano per difendersi dai parassiti e dagli animali, le lectine.

• È un sistema usato da millenni nel nord del mondo per arricchire le verdure di vitamina C ed altri composti vitaminici rarissimi a tali latitudini.

• È un metodo per conservare a lungo e naturalmente gli alimenti.

Le fermentazioni utilizzate e perfezionate nei millenni con vari metodi, hanno permesso di creare cibi unici come gusto, salutari come digeribilità e deliziosi come sapore. Formaggi stagionati, salumi, aceto balsamico, olive, vino, birra, crauti, giardiniera e miso sono tutti esempi di alimenti fermentati.

Alcuni di essi possiamo considerarli prodotti necessari per supplire problemi digestivi e ci rimandano direttamente al celebre aforisma di Ippocrate: “Fa’ che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”.
Per onorare il Padre della medicina moderna divulghiamo costantemente le tecniche per le trasformazioni ottimali degli alimenti.

-Sandro Santolin-

 

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DIVULGARE CON INTENZIONE, ACCURATEZZA E COSTANZA

Proseguendo il tema delle “motivazioni che ci cambiano dentro” affrontato lo scorso mese, mi viene spontaneo accennare alle scelte operate in seguito a tali propositi.

Il progetto Primus nacque da una costola di Antico Forno, una panetteria tradizionale con alcuni punti vendita a Carpi (MO).
Nel negozio storico si vendono tuttora pane bianco, focacce di ogni sorta, biscotteria, dolci a volontà e per finire col botto glicemico, anche bevande zuccherate industriali con minimo il 7% di zuccheri aggiunti. Tutti prodotti non in linea con le indicazioni stabilite dalla Medicina di Segnale del Dott. Luca Speciani.

Le scelte difficili sorsero con la consapevolezza di cosa fosse la vera prevenzione primaria e con la nascita di questo prodotto originale e rivoluzionario, il Primus.
Promuovendolo c’era il rischio di rovinare un’azienda tradizionale ben avviata. Infatti, all’esordio di Primus, registrai una perdita enorme di clienti perché, a tutti indistintamente, consigliavo di comprare solo quello e di lasciar perdere ogni altro prodotto al quale erano affezionati da anni. Risultato? Molti clienti anziani non ci seguirono e li perdemmo, ma poi, lentamente, vennero sostituiti da giovani genitori e persone curiose disposte all’ascolto e al cambiamento delle proprie abitudini. Il negozio online con le vendite in tutta Italia in seguito ci fece conoscere e ci portò maggiore tranquillità.

Tuttavia la nostra capacità produttiva era ed è tuttora limitatissima, non ampliabile se non con enormi difficoltà. Un messaggio molto chiaro per me e per chi mi aiuta: dovevo concentrarmi su altro piuttosto che produrre sempre di più.
In questo momento sto pensando in particolare a chi è stato sottoposto a interventi chirurgici del tratto digerente e a chi ha disturbi o carenze enzimatiche/digestive talmente gravi da non riuscire più ad assimilare correttamente quasi niente.
I professionisti della nutrizione e i nostri clienti hanno capito e mi stanno aiutando in questa missione. Attraverso loro arriveremo sempre più vicino a chi ha davvero bisogno.

Il senso del mio lavoro è divulgare a tappeto il potere delle “predigestioni” che caratterizzano gli alimenti fermentati e la sinergia tra questi eccezionali nutrienti.
Questo resterà il mio obiettivo e Primus mi spingerà a realizzarlo.

-Sandro Santolin-

 

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LE MOTIVAZIONI CI CAMBIANO DENTRO

Una persona un giorno mi ha chiesto: ⁣“ti occupi di Primus?” La domanda ⁣mi ha toccato perché, in effetti, il ⁣mio “lavoro” è ormai più ampio⁣ e non sono riuscito a rispondere ⁣semplicemente: “Sì, l’ho messo a ⁣punto io.” ⁣

La vita, con le sue vicissitudini, mi ha ⁣costretto a guardare oltre, quindi ho ⁣iniziato un discorso un po’ articolato:⁣ “Sembrerebbe questo il mio lavoro ⁣ma, in realtà, divulgare concetti⁣ come le “predigestioni primordiali” ⁣ne è una parte, divulgare la visione d’insieme natura/comunità ⁣microbiche/uomo, ne è un’altra ⁣parte importante, direi vitale! ⁣Far conoscere il potere delle ⁣fermentazioni naturali su altri ⁣alimenti diversi da Primus mi motiva ⁣perché ormai la gente non osserva ⁣più la natura, e riscoprire i suoi doni⁣ è fondamentale.”⁣

Come sostiene Michael Pollan ⁣nel suo stupendo documentario ⁣”Cooked” in visione ora su Netflix, ⁣la fermentazione naturale può essere ⁣paragonata ad una sorta di cottura ⁣a freddo utilizzata dagli uomini ⁣e dagli animali per predigerire gli ⁣alimenti più complicati e difficili da ⁣assimilare per i loro digerenti. ⁣

Primus quindi può segnare una ⁣strada nuova per contrastare ⁣svariati problemi che molti ⁣prodotti moderni causano ai ⁣sistemi digerenti in quanto non ⁣sufficientemente fermentati e di ⁣conseguenza predigeriti.⁣

I cereali ed i legumi a causa ⁣di lavorazioni troppo veloci e ⁣semplificate per ragioni soprattutto ⁣di risparmio sui costi, vengono alle ⁣volte ingiustamente demonizzati ed ⁣esclusi dalle diete a prescindere, ed ⁣è così che nascono le varie religioni ⁣del cibo!
Certamente Primus è un mezzo per lavorare, ma soprattutto è una chiave ⁣in grado di aprire le coscienze ⁣di chi è pronto o curioso, ed è un regalo per me e per le persone che ⁣mi circondano il privilegio di farlo ⁣conoscere al mondo.⁣

Oggi è mio dovere e responsabilità ⁣proteggerlo perché rappresenta uno ⁣strumento perfetto se vogliamo ⁣raggiungere una verità relativa⁣ un po’ più alta. So che tanti non ⁣capiranno fino in fondo queste parole ⁣ma questa è la realtà in cui sono completamente immerso.⁣

– Sandro Santolin -⁣

 

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ALLA RICERCA DELL’EQUILIBRIO PROTEICO

Gli aminoacidi sono le lettere dell’alfabeto, le proteine sono le parole.⁣ ⁣Come le parole hanno bisogno di tutte le lettere dell’alfabeto per essere comprensibili, le proteine hanno bisogno di tutti gli aminoacidi per costruire cellule perfette. Le proteine sono l’impalcatura di ogni essere vivente.⁣


Il miglior modo per riscattare il ruolo fondamentale dei cereali e dei legumi nell’alimentazione umana è rispondere autorevolmente a tutte le obiezioni della scienza, della politica e delle religioni ufficiali o ufficiose.

Nel perfezionamento del Primus, per trovare la migliore qualità proteica possibile, abbiamo ricercato il giusto equilibrio fra le materie prime. Le proteine migliori, a più alto valore biologico sono quelle delle uova intere. Il rapporto quantitativo tra i vari aminoacidi e, soprattutto, il contenuto assoluto di aminoacidi essenziali è un metro di paragone per ogni altro alimento dal punto di vista proteico. ⁣

Per poter ridurre il consumo di materie prime di origine animale, realizzando di conseguenza un importante obiettivo economico-etico-politico, bisognava che il nostro prodotto avesse una qualità e non solo una quantità proteica eccezionale.⁣

Uno dei tanti motivi per cui l’alimentazione umana deve essere molto varia dipende dal fatto che il nostro corpo necessita di sostanze che non è in grado di sintetizzare autonomamente.

La quantità di aminoacidi essenziali introdotti ad ogni pasto è estremamente importante. Gli amminoacidi essenziali si devono introdurre in quantità sufficienti anche per riprodurre le cellule eliminate dal normale ricambio cellulare. ⁣

La tabella evidenzia la proporzione fra gli aminoacidi essenziali di 100 g di Primus 100 (circa 16 g di proteine totali) e 125 g di uova intere (circa 16 g di proteine totali).⁣

Primus contiene non solo un alto contenuto di proteine, ma un equilibrato quantitativo di aminoacidi essenziali nonostante sia un alimento 100% vegetale. Avvicinarsi così tanto alle proprietà proteiche dell’uovo, con un alimento così versatile, ed ottenere una dieta normoproteica non è mai stato così facile.⁣
⁣Un risultato di cui siamo molto orgogliosi.⁣

-Sandro Santolin-

 

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