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PAUSA PRANZO: STRATEGIE NUTRIZIONALI UTILI PER UN ALLENAMENTO EFFICACE

Tempo limitato, doccia, cambiarsi, e poi tornare al lavoro. Sembra impossibile poter mangiare qualcosa di soddisfacente dal punto di vista nutrizionale e del sapore durante la pausa pranzo.

Vorremmo utilizzare tutto il tempo per un tuffo in piscina, per una corsa a piedi o in bici.

Quando mangiare? Anche questo è un problema! Dopo l’allenamento lo stomaco è chiuso ed è difficile gustare qualcosa prima di tornare al lavoro.

In questo modo, se non mangiamo, il calo glicemico e la stanchezza si faranno inevitabilmente sentire nel pomeriggio. Cosa possiamo fare?

Prima dell’allenamento sarebbe sconsigliato mangiare eppure, con qualche attenzione, questa opzione diventa praticamente senza i noti problemi digestivi come il reflusso, l’iperacidità o la pesantezza con annesso il probabile calo energetico.

Un aiuto fondamentale alla velocità di digestione e di assimilazione dei nutrienti lo possiamo trovare negli alimenti fermentati.

L’aspetto poco conosciuto che li arricchisce di un valore aggiunto determinante, è che questi cibi sono in buona parte predigeriti e donano una “leggerezza unica” al nostro pasto veloce. Per un panino gustoso ed energetico pensa a Primus, un alimento creato a partire da fermentazioni intense che predigeriscono i suoi preziosi ingredienti. Primus contiene il 16% di proteine ad alto valore biologico*.

Con burro e marmellata diventa un mini-pasto perfetto per lo sport.

Non ti resta che metterlo alla prova.

Primus sembra un prodotto da forno ma è anche molto di più.

 

*( le proteine contribuiscono al mantenimento di ossa e muscoli sani). Ricordati di mantenere una dieta varia ed equilibrata.

 

Sandro Santolin

 

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PANE QUOTIDIANO

C’è un cibo che sicuramente accomuna gran parte delle civiltà di tutto il mondo: il pane.

Preparato in diverse forme da millenni, in luoghi diversissimi e lontani del mondo, è un alimento fondamentale nell’alimentazione umana di moltissime culture. Il pane è presente anche nella fede e nella preghiera. La tradizione lo ha inserito nel rito e nella liturgia, è stato consacrato dal Talmud e nel Vangelo, lo si trova nei miti del vicino e lontano Oriente; è anche menzionato nel Corano e negli Hadith islamici. Spesso il percorso del pane e quello della religione si sono sovrapposti o hanno camminato paralleli. Non sempre e non dappertutto. Ma là dove si sono separati, ecco subentrare scontri e dissidi. Ebraismo, cristianesimo e islamismo ci invitano ad accostarci a questo cibo per gustare la sua fragranza che coniuga l’arte umana di produrlo e il significato spirituale per la crescita personale.

Il pane spesso è il fulcro di complesse cerimonie religiose: si pensi solo all’eucarestia cristiana, in cui la condivisione significa l’adesione a uno stesso ideale etico-morale e progetto di vita. Nelle feste laiche tale dono agli ospiti celebra il senso della più alta e disinteressata ospitalità. Nelle società mediterranee è diventato anche il principale alimento e più di un proverbio popolare ne esalta l’importanza come fulcro della dieta.

C’è un modo di preparare questo alimento base dell’alimentazione umana che non nuoce alla salute dell’ambiente. Di pane e di religione parliamo con Sandro Santolin, ideatore della filosofia che sta alla base di Primus.

Il nutrimento deve essere lecito, buono, sano, senza alterare la natura?

Certamente e per chi scrive su questa rivista ciò è estremamente importante. Il cibo è un piacere ma anche la prima responsabilità verso la salute dell’uomo e l’ambiente che lo circonda.

Ci dovrebbero essere limiti allo sfruttamento del suolo, concimi chimici, OGM ecc?

Sì. Riguardo lo sfruttamento del suolo, tale consapevolezza è ancora molto lontana dal sentimento comune a causa della rottura culturale con la civiltà contadina pre-chimica che ci insegnava il valore della terra. Per esempio pochi sanno che i terreni hanno perso gran parte della loro fertilità/ biodiversità e se non torniamo alle rotazioni colturali, lasceremo ai nostri figli un pianeta sterile.

La possibilità di produrre energia elettrica e metano da biomasse, nelle grosse cupole che vediamo nelle campagne, è, alla fine, controproducente. Questi “scarti agricoli” sono quasi sempre derivati da coltivazioni specifiche studiate ad hoc che impoveriscono inesorabilmente i terreni sfruttati a monocolture.

L’ebraismo è ricco di riferimenti al pane. La sua assenza è considerata una punizione di Dio, mentre l’uso che se ne fa rimanda a un dono di Dio al popolo che si è scelto: è simbolo di pace, di letizia e di fraternità. Che significato ha, secondo lei, per chi lo produce?

A gennaio 2020 fui invitato dall’ associazione medici ebrei (AME) a un convegno nazionale sul tema del pane. Il mio intervento era intitolato, su proposta loro, “Il pane del futuro?”. Ebbi così l’opportunità di incontrare rappresentanti autorevoli delle tre principali religioni monoteiste oltre che medici e ricercatori dell’hi-tech genetico agroalimentare. Un ebreo non può considerarsi tale se non mangia almeno un po’ di pane ogni giorno. Una famiglia musulmana deve autoprodursi il pane. Per i cattolici la comunione con il corpo di Cristo è simboleggiata dal pane sotto forma di ostia. La mia relazione iniziò con questa domanda: “Come possiamo aiutare un fedele afflitto da celiachia, intolleranze varie, disturbi digestivi, ecc.?”. Poi proseguii enunciando i nostri studi e le applicazioni delle nostre “predigestioni primordiali”. Il significato del mio lavoro come produttore di un alimento così importante si può sintetizzare nel principio che si insegna a medicina il primo anno: “Primum non nocere” cioè, prima di ogni atto (medico) sincerati di non arrecar danno alcuno.

Abbiamo ancora rispetto del pane?

Non mi sembra. Si guardi attorno… Nei fast food il pane deve essere un supporto il più neutro possibile all’hamburger. Deve avere: aroma assente, masticabilità inconsistente, forma standard, gusto semi dolce per far emergere il sapore della carne aromatizzata.  Al supermercato troviamo pani precotti con forme diverse ma quasi identici nel sapore. Ciò avviene a causa delle lievitazioni rapidissime studiate per risparmiare tempo gonfiando gli impasti in modo ultra forzato.  Nelle case è ormai culturalmente demonizzato ed accusato di essere la causa di tutti i mali moderni perché fa ingrassare, contiene glutine, sale ecc. Lo abbiamo eliminato volentieri anche dalle merende dei bambini sostituendolo con snack industriali pubblicizzati ripetutamente in televisione durante i loro programmi preferiti. Abbiamo perso di vista ogni valore simbolico, nutrizionale, culturale, di questo fondamentale alimento che ha accompagnato l’uomo di ogni civiltà stanziale nel mondo intero.

Il pane è da sempre un simbolo di grande semplicità e umiltà; e per questo è potente nella sua universalità. Oggi che simbolo ha il pane?

Citando l’Antico Testamento possiamo capire che la semplicità e l’umiltà dovrebbero essere praticate dagli uomini nei confronti del pane. Nel libro di Ezechiele Dio formulò una ricetta di pane “arricchito” che Ezechiele stesso doveva mangiare per salvare la città di Gerusalemme dalla distruzione. Dio ordinò: prendi grano, orzo, fave, lenticchie, miglio e spelta, fanne pane. Ne mangerai per 190 giorni. Quando lessi questa ricetta antica di oltre 2500 anni, proveniente nientedimeno che dal Creatore, mi venne da sorridere perché il nostro Primuspane, oso dire, la perfeziona ulteriormente! Forse è anche per questo che l’associazione dei medici ebraici mi invitò a parlare al loro convegno.

L’universalità di questa formula è da ricercare:

– nella completezza nutrizionale; cereali e legumi mangiati assieme producono proteine complete simili alle migliori, quelle delle uova.

– nella sicurezza alimentare delle materie prime di provenienza. Infatti si possono conservare cereali e legumi per anni senza particolari difficoltà e lo stoccaggio abbondante di questi, permette di superare carestie o crisi economiche gravissime.

-nell’arricchimento dell’humus terrestre, vista la capacità dei legumi di fissare l’azoto atmosferico nei terreni dove vengono coltivati.

È triste constatare che oggi il pane sia diventato simbolo di eccesso per ragioni alle volte pretestuose, alle volte oggettive.

Parliamo di pane nel futuro. Qual è il futuro del pane?

Non so rispondere come verrà considerato il pane nel futuro perché ci sono molti interessi commerciali che lo vorrebbero marginalizzare a vantaggio di prodotti industriali più remunerativi. Inoltre siamo sempre più lontani dalla cultura contadina e dalle varie religioni che lo hanno in qualche modo “protetto” fino ad oggi. Noi di Primuspane abbiamo fatto tutto il possibile per restituire la dignità che il pane si merita, anche attraverso la ricerca scientifica e l’esaltazione dei suoi valori più nascosti.

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IL CIBO TRASFORMATO INFORMA IL SISTEMA DIGERENTE

In medicina, uno dei temi più dibattuti in questo periodo, è come riuscire a far arrivare il farmaco esattamente dove serve per ridurne gli effetti collaterali e massimizzarne l’efficacia.

La stessa riflessione può essere fatta anche riguardo gli alimenti.

Come possiamo portare a destinazione i loro preziosi nutrienti e diminuirne i possibili effetti negativi nell’apparato digerente, in particolare nell’intestino?

Esistono diverse tecniche utilizzate dall’uomo in modo istintivo o per esperienza allo scopo di cibarsi di tutto, garantendosi sopravvivenza e nutrendosi di cose sempre più buone e sicure.

Ricordiamone sinteticamente alcune:

– la cottura permetteva di poter mangiare addirittura parti in decomposizione di animali e, allo stesso tempo, ne migliorava e ne   migliora, oggi come allora, sia sapore che digeribilità;

 – l’ammollo prima dell’essicazione o della cottura, è una sorta di “pregerminazione” che libera i semi dall’acido fitico con la conseguenza di facilitare l’assorbimento dei minerali durante la digestione;

– la fermentazione, una vera “cottura a freddo”.

• È una tecnica capace di predigerire, scomponendo in parti facilmente assimilabili, una serie di alimenti altrimenti non commestibili da gran parte degli uomini.

• È capace di eliminare le sostanze che le piante usano per difendersi dai parassiti e dagli animali, le lectine.

• È un sistema usato da millenni nel nord del mondo per arricchire le verdure di vitamina C ed altri composti vitaminici rarissimi a tali latitudini.

• È un metodo per conservare a lungo e naturalmente gli alimenti.

Le fermentazioni utilizzate e perfezionate nei millenni con vari metodi, hanno permesso di creare cibi unici come gusto, salutari come digeribilità e deliziosi come sapore. Formaggi stagionati, salumi, aceto balsamico, olive, vino, birra, crauti, giardiniera e miso sono tutti esempi di alimenti fermentati.

Alcuni di essi possiamo considerarli prodotti necessari per supplire problemi digestivi e ci rimandano direttamente al celebre aforisma di Ippocrate: “Fa’ che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”.
Per onorare il Padre della medicina moderna divulghiamo costantemente le tecniche per le trasformazioni ottimali degli alimenti.

-Sandro Santolin-

 

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DIVULGARE CON INTENZIONE, ACCURATEZZA E COSTANZA

Proseguendo il tema delle “motivazioni che ci cambiano dentro” affrontato lo scorso mese, mi viene spontaneo accennare alle scelte operate in seguito a tali propositi.

Il progetto Primus nacque da una costola di Antico Forno, una panetteria tradizionale con alcuni punti vendita a Carpi (MO).
Nel negozio storico si vendono tuttora pane bianco, focacce di ogni sorta, biscotteria, dolci a volontà e per finire col botto glicemico, anche bevande zuccherate industriali con minimo il 7% di zuccheri aggiunti. Tutti prodotti non in linea con le indicazioni stabilite dalla Medicina di Segnale del Dott. Luca Speciani.

Le scelte difficili sorsero con la consapevolezza di cosa fosse la vera prevenzione primaria e con la nascita di questo prodotto originale e rivoluzionario, il Primus.
Promuovendolo c’era il rischio di rovinare un’azienda tradizionale ben avviata. Infatti, all’esordio di Primus, registrai una perdita enorme di clienti perché, a tutti indistintamente, consigliavo di comprare solo quello e di lasciar perdere ogni altro prodotto al quale erano affezionati da anni. Risultato? Molti clienti anziani non ci seguirono e li perdemmo, ma poi, lentamente, vennero sostituiti da giovani genitori e persone curiose disposte all’ascolto e al cambiamento delle proprie abitudini. Il negozio online con le vendite in tutta Italia in seguito ci fece conoscere e ci portò maggiore tranquillità.

Tuttavia la nostra capacità produttiva era ed è tuttora limitatissima, non ampliabile se non con enormi difficoltà. Un messaggio molto chiaro per me e per chi mi aiuta: dovevo concentrarmi su altro piuttosto che produrre sempre di più.
In questo momento sto pensando in particolare a chi è stato sottoposto a interventi chirurgici del tratto digerente e a chi ha disturbi o carenze enzimatiche/digestive talmente gravi da non riuscire più ad assimilare correttamente quasi niente.
I professionisti della nutrizione e i nostri clienti hanno capito e mi stanno aiutando in questa missione. Attraverso loro arriveremo sempre più vicino a chi ha davvero bisogno.

Il senso del mio lavoro è divulgare a tappeto il potere delle “predigestioni” che caratterizzano gli alimenti fermentati e la sinergia tra questi eccezionali nutrienti.
Questo resterà il mio obiettivo e Primus mi spingerà a realizzarlo.

-Sandro Santolin-

 

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LE MOTIVAZIONI CI CAMBIANO DENTRO

Una persona un giorno mi ha chiesto: ⁣“ti occupi di Primus?” La domanda ⁣mi ha toccato perché, in effetti, il ⁣mio “lavoro” è ormai più ampio⁣ e non sono riuscito a rispondere ⁣semplicemente: “Sì, l’ho messo a ⁣punto io.” ⁣

La vita, con le sue vicissitudini, mi ha ⁣costretto a guardare oltre, quindi ho ⁣iniziato un discorso un po’ articolato:⁣ “Sembrerebbe questo il mio lavoro ⁣ma, in realtà, divulgare concetti⁣ come le “predigestioni primordiali” ⁣ne è una parte, divulgare la visione d’insieme natura/comunità ⁣microbiche/uomo, ne è un’altra ⁣parte importante, direi vitale! ⁣Far conoscere il potere delle ⁣fermentazioni naturali su altri ⁣alimenti diversi da Primus mi motiva ⁣perché ormai la gente non osserva ⁣più la natura, e riscoprire i suoi doni⁣ è fondamentale.”⁣

Come sostiene Michael Pollan ⁣nel suo stupendo documentario ⁣”Cooked” in visione ora su Netflix, ⁣la fermentazione naturale può essere ⁣paragonata ad una sorta di cottura ⁣a freddo utilizzata dagli uomini ⁣e dagli animali per predigerire gli ⁣alimenti più complicati e difficili da ⁣assimilare per i loro digerenti. ⁣

Primus quindi può segnare una ⁣strada nuova per contrastare ⁣svariati problemi che molti ⁣prodotti moderni causano ai ⁣sistemi digerenti in quanto non ⁣sufficientemente fermentati e di ⁣conseguenza predigeriti.⁣

I cereali ed i legumi a causa ⁣di lavorazioni troppo veloci e ⁣semplificate per ragioni soprattutto ⁣di risparmio sui costi, vengono alle ⁣volte ingiustamente demonizzati ed ⁣esclusi dalle diete a prescindere, ed ⁣è così che nascono le varie religioni ⁣del cibo!
Certamente Primus è un mezzo per lavorare, ma soprattutto è una chiave ⁣in grado di aprire le coscienze ⁣di chi è pronto o curioso, ed è un regalo per me e per le persone che ⁣mi circondano il privilegio di farlo ⁣conoscere al mondo.⁣

Oggi è mio dovere e responsabilità ⁣proteggerlo perché rappresenta uno ⁣strumento perfetto se vogliamo ⁣raggiungere una verità relativa⁣ un po’ più alta. So che tanti non ⁣capiranno fino in fondo queste parole ⁣ma questa è la realtà in cui sono completamente immerso.⁣

– Sandro Santolin -⁣

 

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ALLA RICERCA DELL’EQUILIBRIO PROTEICO

Gli aminoacidi sono le lettere dell’alfabeto, le proteine sono le parole.⁣ ⁣Come le parole hanno bisogno di tutte le lettere dell’alfabeto per essere comprensibili, le proteine hanno bisogno di tutti gli aminoacidi per costruire cellule perfette. Le proteine sono l’impalcatura di ogni essere vivente.⁣


Il miglior modo per riscattare il ruolo fondamentale dei cereali e dei legumi nell’alimentazione umana è rispondere autorevolmente a tutte le obiezioni della scienza, della politica e delle religioni ufficiali o ufficiose.

Nel perfezionamento del Primus, per trovare la migliore qualità proteica possibile, abbiamo ricercato il giusto equilibrio fra le materie prime. Le proteine migliori, a più alto valore biologico sono quelle delle uova intere. Il rapporto quantitativo tra i vari aminoacidi e, soprattutto, il contenuto assoluto di aminoacidi essenziali è un metro di paragone per ogni altro alimento dal punto di vista proteico. ⁣

Per poter ridurre il consumo di materie prime di origine animale, realizzando di conseguenza un importante obiettivo economico-etico-politico, bisognava che il nostro prodotto avesse una qualità e non solo una quantità proteica eccezionale.⁣

Uno dei tanti motivi per cui l’alimentazione umana deve essere molto varia dipende dal fatto che il nostro corpo necessita di sostanze che non è in grado di sintetizzare autonomamente.

La quantità di aminoacidi essenziali introdotti ad ogni pasto è estremamente importante. Gli amminoacidi essenziali si devono introdurre in quantità sufficienti anche per riprodurre le cellule eliminate dal normale ricambio cellulare. ⁣

La tabella evidenzia la proporzione fra gli aminoacidi essenziali di 100 g di Primus 100 (circa 16 g di proteine totali) e 125 g di uova intere (circa 16 g di proteine totali).⁣

Primus contiene non solo un alto contenuto di proteine, ma un equilibrato quantitativo di aminoacidi essenziali nonostante sia un alimento 100% vegetale. Avvicinarsi così tanto alle proprietà proteiche dell’uovo, con un alimento così versatile, ed ottenere una dieta normoproteica non è mai stato così facile.⁣
⁣Un risultato di cui siamo molto orgogliosi.⁣

-Sandro Santolin-

 

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DIABETE: SCUOLA DI ALIMENTAZIONE PER TUTTI⁣

Sono passati ormai sette anni dalla nascita di Primus 100. Il mio sogno era realizzare un prodotto da forno simile al pane che potesse non nuocere ad ogni persona sofferente per patologie digestive o metaboliche.

La formulazione dei giusti ingredienti ci ha permesso di ottenere un prodotto con alte proteine, fibre, minerali e bassissimo tenore di carboidrati, unito alla predigestione fornita dalle fermentazioni primordiali.⁣

⁣Studiando i diabetici ho capito tante cose riguardo la sana alimentazione che ognuno di noi dovrebbe seguire.⁣ Quello che per un diabetico è uno stile di vita assolutamente necessario per recuperare un livello minimo di salute a lungo termine, per tutte le altre persone è l’ABC della migliore prevenzione primaria.⁣

In seguito incontrai la Medicina di Segnale ideata dal dott. Luca Speciani, rendendomi conto che la miglior prevenzione primaria era magistralmente descritta nello stile di vita GIFT (Gradualità, Individualità, Flessibilità e Tono).⁣
⁣Ricordo che alcuni miei clienti diabetici ci contattarono perché stupiti della qualità dei loro test sulla glicemia dopo aver incominciato ad assumere Primus nella loro dieta quotidiana.⁣

La cosa non mi sorprese, perché introdurre un alimento come il Primus nella dieta complessiva di un diabetico non fa altro che aiutarlo ad assumere meno zuccheri semplici e complessi (amidi), stabilizzando drasticamente i picchi e i cali glicemici. Il mio impegno oggi è proteso a divulgare l’idea che non esistano alimenti miracolosi, ma stili di vita estremamente vantaggiosi.⁣

La nutrizione, associata allo stile di vita, è sicuramente una medicina, purché si abbiano le informazioni giuste per farla diventare tale.⁣
Infatti ogni persona dovrebbe fare movimento fisico, nutrirsi con varietà di alimenti il più possibile integrali ossia ricchi di fibre, limitare il più possibile gli zuccheri semplici o complessi e non farsi mancare mai la giusta quantità di proteine e di grassi “buoni” ad ogni pasto. Queste informazioni di base per tutti, devono essere seguite dai diabetici molto attentamente se questi vogliono continuare a vivere in salute.

– Sandro Santolin -⁣

 

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PREMIATO IL PANE DI SANTOLIN

Prestigioso premio “Dino Villani” per il pane “Primus” prodotto a Carpi dall’Antico Forno di Sandro Santolin. Il premio, che riconosce in questo prodotto una eccellenza innovativa della nostra cucina, è stato assegnato nel corso di una serata d’onore promossa dalla Delegazione di Carpi e Correggio dell’Accademia Italiana della Cucina presso l’osteria Il Filosso di Correggio.

Dino Villani, fondatore dell’Accademia Italiana della Cucina, fu pubblicitario, disegnatore e critico d’arte; a lui si deve l’immagine del panettone Motta e della colomba pasquale, tipici dolci italiani famosi nel mondo; al suo nome l’Accademia Italiana della Cucina ha legato indissolubilmente il premio che annualmente viene assegnato a chi si sia particolarmente distinto in campo nazionale nella lavorazione artigianale di un prodotto alimentare di rilevante qualità organolettica, lavorato con ingredienti di prima qualità e con una ben identificata tipicità locale. Tale è stato riconosciuto il pane Primus prodotto dall’azienda del carpigiano Sandro Santolin utilizzando uno studiato mix di cereali e legumi.

A ritirare il premio, consegnato da Pier Paolo Veroni, delegato della Delegazione di Carpi e Correggio dell’Accademia, è stata la figlia di Sandro Santolin, Valentina Santolin (prima da destra nella foto), presente il sindaco di Correggio, Malavasi ed un folto numero di Accademici della Cucina.

 

VOCE di Carpi – Settimanale di attualità, cultura e sport

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ALLA RICERCA DELL’ALIMENTO PRIMO

Una folle energia impiegata per comprendere il funzionamento delle cose. È in questo modo che Sandro Santolin ha elaborato la sua rivoluzionaria visione che lo ha portato alla realizzazione dell’alimento base del nostro nutrimento. Lo abbiamo incontrato e ci ha raccontato la sua storia.

Sandro Santolin, ci parli della sua storia. La sua esperienza poliedrica l’ha portata a elaborare, anche per necessità, una filosofia di vita che è una questione di cuore nel senso letterale del termine. Il suo progetto dell’alimento primo sembra un effetto consequenziale mosso da un pensiero molto preciso.

Certamente. Potremmo riassumere tutto in questo concetto: è necessario non nuocere né all’uomo né all’ambiente che lo circonda o meglio, vista la nostra natura di consumatori, “nuocere il meno possibile” …

Confrontarsi o contrastare i sistemi di pensiero che prescindono da questa visione fa parte del gioco. Rimango spesso sorpreso nel vedere l’importanza pratica di questo semplicissimo concetto che dovrebbe stare sopra a ogni azione.

Molti anni fa scoprii casualmente una grave patologia dell’aorta che stava minando la mia vita. Contemporaneamente come in un film horror altre tre persone accanto a me rischiavano la morte per gravissime malattie. Questa situazione diede l’impulso a una mia profonda ricerca che non prevedeva solo di dare risposte agli scienziati e ai medici, che imputavano la perdita della salute delle persone a certi alimenti, ma contemplava il rispetto della salute dell’ambiente.

Non serve a nulla aiutare le persone fornendo ottimi alimenti se questo lavoro va a detrimento materiale e spirituale dell’ambiente in cui vivono. Quando sei di fronte alla morte, e io sono stato definito a suo tempo un morto che cammina perché ho rifiutato un intervento all’aorta consigliato dai protocolli medici, la vita ti cambia nel profondo e certe domande diventano urgenti.

Quindi, assumendomi ogni responsabilità, ho esplorato una strada sconosciuta ottenendo risultati strabilianti che rendono il mio caso unico nel suo genere. Ora la mia aorta è diminuita di ben 3 millimetri e sono completamente fuori dalle indicazioni chirurgiche. Cosa feci? Cambiai in modo deciso pensieri, attività fisica e alimentazione. La pratica dello yoga in particolare mi è stata di grande aiuto.

Lei sostiene il benessere dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda. Ci può spiegare meglio cosa significa questo concetto?

È sotto gli occhi di tutti.

Occuparsi del solo benessere dell’uomo attuale ci porterà a sopravvivere in un mondo che nessuno vorrebbe abitare.

Persino l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) stabilisce che la salute è uno stato di completo benessere fisico psichico e sociale e non una semplice assenza di malattia.

La vostra visione parla di etica e salute, che cosa significa?

Etica per noi è divulgare le nostre scoperte nella speranza che siano applicate in molti settori della produzione alimentare. La salute non è un segmento di mercato.
L’alimento primo mira a non nuocere in nessuna patologia, mira a evitare “effetti collaterali” dannosi per qualcuno. Infine è alla portata di tutti e non solo di pochi ricchi privilegiati. È una fonte di ottime proteine a basso costo.

Legumi e cereali, perché li ritenete così importanti?

I legumi sono il mezzo che la natura ha inventato per fissare l’azoto dell’aria nel terreno. Questo avviene attraverso microrganismi specializzati che vivono in simbiosi con le loro radici.

L’azoto è il fertilizzante necessario per produrre le proteine delle piante e, di conseguenza, degli animali che se ne nutrono. Quindi, più coltiviamo legumi, più arricchiamo il terreno senza necessità di fertilizzanti chimici azotati che derivano principalmente dal petrolio.

Personalmente sono innamorato dei legumi! Legumi e cereali inoltre sono i campioni della sicurezza alimentare per vari motivi: con poco terreno si sfamano tantissime persone in quanto sono molto produttivi, si possono conservare facilmente e a lungo. Le loro caratteristiche pro-infiammatorie e le loro componenti anti nutrizionali naturalmente presenti si possono risolvere con alcuni accorgimenti più o meno semplici da mettere in pratica. Noi, attraverso l’alimento primo, lo abbiamo dimostrato con il supporto di analisi scientifiche.

Per realizzare i vostri prodotti parlate di fermentazioni primordiali, di cosa si tratta?

Si tratta di fermentazioni naturali a base di pasta madre adeguatamente “istruita” allo scopo di pre digerire le proteine, le lectine, i fitati, le fibre e altri elementi anti nutrizionali che sono presenti naturalmente negli ingredienti di partenza. Queste sostanze, a detta di importanti e autorevoli ricercatori, possono causare infiammazioni intestinali silenti e croniche fino a portare, in molti casi, alla sindrome dell’intestino permeabile ritenuta, da studi recenti, estremamente pericolosa e probabile causa di moltissime patologie apparentemente distanti tra loro. Dopo la fermentazione primordiale di questi elementi pro-infiammatori, ne restano piccole quantità residue.

Tengo a precisare che non abbiamo inventato nulla, solo tratto ispirazione dal funzionamento della natura.

Il sistema terra digerisce la materia organica morta attraverso la decomposizione e fermentazione a opera di microrganismi in grado di demolirla e scomporla, e arricchendo conseguentemente l’humus del terreno.

Anche gli animali ci insegnano a utilizzare le fermentazioni per trasformare un cibo potenzialmente tossico, indigesto o non specifico in un alimento perfetto per il loro sistema digerente.

I ruminanti posseggono uno stomaco in più: il rumine. Questo incredibile bioreattore è in grado di trasformare qualsiasi vegetale divorato durante il giorno in un ottimo chimo ricchissimo di vitamine e aminoacidi prodotti dalla flora batterica simbiotica moltiplicatasi al suo interno. Gli uccelli, mediante il gozzo, sottopongono i semi (energia concentrata) a un processo fermentativo enzimatico che permette loro di eliminare le sostanze tossiche e anti nutrizionali (lectine, fitati, ecc.). E sarebbero innumerevoli gli esempi di animali che lasciano putrefare le prede per nutrirsene solo quando ben frollate e tenere cioè pre-demolite.

Risulta chiaro così come alcuni cibi non siano veleni in assoluto ma, se non trasformati adeguatamente attenendosi alle leggi chimiche biologiche e naturali, non riusciranno a diventare cibo elettivo e salutare per l’uomo. Grazie a queste innovative fermentazioni demolitive primordiali anche sistemi digerenti umani, in qualche modo compromessi, possono finalmente nutrirsi di cereali e legumi senza pericoli.

Le fermentazioni primordiali in sintesi arrivano molto oltre i risultati ottenuti dalla semplice pasta madre.

Leggendo la filosofia con cui realizza i suoi prodotti verrebbe da pensare che il vostro pane sia miracoloso. Ma è davvero un pane prodigioso, una panacea per tutti i mali?

Bellissima domanda! L’alimento primo è la più bella risposta a chi propone diete salutari ma insostenibili, a privazione totale e per sempre di cereali e legumi, questo è il miracolo! Una risposta autorevole, semplice, scientifica e naturale che restituisce a questi “DONI DI DIO” tutta la dignità che meritano. Molti operatori che propongono PaleoDiete hanno dovuto cambiare le loro posizioni ideologiche che escludevano per sempre tali meraviglie dalle loro diete. Altri miracoli non ce ne sono.

Che cosa c’entra il suo “alimento primo” con la dieta GIFT proposta dal dott. Luca Speciani?

C’entra moltissimo! Ci sono molte sfaccettature della nostra filosofia e del frutto di essa (l’alimento primo), che si sposano con il lavoro del Dott. Speciani in particolare: la dieta GIFT, contaminata dalla nostra filosofia, acquisisce sostenibilità sia economica diretta da parte di chi la applica, sia ambientale in modo indiretto. Per esempio, nella dieta GIFT si consiglia caldamente l’uso di carne da pascolo e pesce pescato ed esclude carne o pesce economici provenienti da allevamenti intensivi.
Stessa cosa per le uova e i prodotti derivati da animali in genere.

È chiarissimo che se tutti diventassimo Gifter (magari!!!) e facessimo conseguentemente uso continuo di questi prodotti sani, realizzati con rispetto olistico dei sistemi naturali, i prezzi di questi diventerebbero molto più elevati degli attuali! Per esempio, il sistema produttivo industriale è capace di fornire a prezzi bassissimi petti di pollo, ma tutti ormai sappiamo come siano trattati questi poveri pulcinotti; la qualità della loro carne come sarà?…

In ogni caso per produrre un kg di carne servono dai 15 ai 20 kg di cereali per cui è facile intuire che nutrirsi direttamente di questi è un modo molto efficace di ridurre l’impronta ecologica e anche di risparmiare risorse economiche da investire anche in maggiore qualità per alimenti più sani.

L’alimento primo, all’interno della dieta GIFT, permette di diminuire il consumo di prodotti animali fornendo proteine (15%) ad alto
valore biologico cioè completo di tutti gli aminoacidi essenziali, con una spesa assai moderata.

Altro valore apportato è la possibilità di ridurre l’apporto di carboidrati che, in molti casi, diventa necessario limitare in funzione della diminuita possibilità di praticare attività fisica per alcune persone. Mi preme sottolineare che la collaborazione in GIFT rappresenta solo una parte della nostra affinità, mentre l’associazione AMPAS medici di segnale ne rappresenta un’altra ancora più interessante.

AMPAS critica la visione di un mondo industriale e meccanicistico al quale ci stiamo abbandonando in modo acritico, grazie alla potenza di un certo tipo di comunicazione che tende a non mostrare alternative valide. I medici AMPAS cercano la causa della causa delle varie patologie e non si accontentano mai di sopprimerne i sintomi; un lavoro immane e controcorrente ma prezioso in questo momento storico.

I medici AMPAS si stanno rendendo conto del valore aggiunto apportato dalle “Fermentazioni Primordiali” che attuano una sorta di predigestione degli ingredienti con conseguenti vantaggi per i sistemi digerenti di ampie fasce di popolazione o di atleti che praticano sport di resistenza al limite delle possibilità umane.

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IL PANE PRIMUS CANDIDATO AL “VILLANI”

È il pane Primus prodotto dal forno di Sandro Santolin (nella foto), il candidato carpigiano al prestigioso premio “Dino Villani” annualmente posto in palio dall’Accademia Italiana della Cucina.

La candidatura del pane Primus, un pane prodotto con ingredienti naturali (grani antichi,  un misto di legumi e cereali, soia e avena) lievitato naturalmente con fermentazioni primordiali acide, è stata avanzata dalla delegazione di Carpi e Correggio dell’Accademia Italiana della Cucina.

Ne ha dato la notizia il delegato Pie Paolo Veroni nel corso dell’ultimo incontro conviviale della Delegazione Carpi-Correggio che ha avuto luogo presso la Trattoria di Cognento alla presenza del Delegato dell’Accademia della Bassa parmense, Giulio Dall’Olio e di Pietro Silva, editore di volumi sulla cucina. «Il Premio “Dino Villani” è assegnato al produttore che si sia distinto nella lavorazione artigianale di un prodotto alimentare di rilevante qualità organolettica, lavorato con ingredienti di prima qualità, con una ben identificata tipicità locale, non industriale», dice Veroni.

«Il processo digestivo umano è un processo demolitivo – sostiene a sua volta Sandro Santolin, inventore di Primus –. Più veloce è la demolizione di un alimento, più veloce è la sua digestione, con tutti i vantaggi conseguenti. Ecco perché abbiamo ideato le nostre fermentazioni primordiali nel Primus, per ottimizzare la digestione dei cereali e dei legumi».

 

VOCE di Carpi – Settimanale di attualità, cultura e sport