L’avena è un cereale originario dell’Asia Minore addomesticato dall’uomo tra i 4500 e i 3000 anni fa; la sua coltivazione è oggi diffusa in tutto il mondo.
I popoli germanici e scozzesi basavano la propria alimentazione su questo cereale, in grado di superare i climi rigidi del nord. In tali zone il suo consumo è ancora molto diffuso, soprattutto per la preparazione di piatti tradizionali come il porridge.
In Italia fino a pochi anni fa l’avena era destinata in prevalenza all’alimentazione degli sportivi di alto livello; oggi i suoi benefici sono ben noti e la sua presenza nei prodotti alimentari è sempre più frequente.
La pianta dell’avena presenta un fusto cavo e sottile con diverse ramificazioni, foglie di forma allungata e spighe che producono le cariossidi. Questi ultimi sono la parte della pianta utilizzata nell’alimentazione umana, solitamente privata del suo involucro (decorticata) e ridotta in farina o in fiocchi. A differenza di altri cereali, anche quando viene lavorata l’avena mantiene il germe e la crusca, che racchiudono la maggior parte dei nutrienti.
A livello nutrizionale i chicchi di avena sono composti per la maggior parte da amidi e carboidrati, ma rappresentano anche un’ottima fonte di proteine vegetali e sostanze grasse, tra cui l’essenziale acido linoleico.
Trattandosi di una fonte di carboidrati a lenta digestione e ricca di fibre, è in grado di fornire energia a lungo termine senza causare picchi insulinici.
Grazie alla sua altissima capacità di assorbire acqua e alla presenza di molti oligoelementi benefici (come il betaglucano, fibra solubile localizzata soprattutto nella cuticola del chicco dell’avena, e la pectina), abbassa in tempi brevi il colesterolo “dannoso” (LDL), senza influenzare quello “buono” (HDL). È stato dimostrato che 3 g al giorno di betaglucano (contenuti in 60 g di avena) riescono ad abbassare il picco glicemico dopo il pasto, producendo inoltre effetti metabolici nelle persone affette da diabete di tipo 2; inoltre sotto il profilo cardiovascolare questi 3 g abbassano i trigliceridi fino al 12% e aumentano le HDL (lipoproteine benefiche che smaltiscono le LDL in eccesso) fino al 7,5%.
Studi scientifici accertati dimostrano che il consumo giornaliero di cereali integrali (nello specifico, almeno 30 g al giorno) aiuta a contrastare obesità, malattie cardiovascolari e diabete. (cit. dal libro “Nutri il tuo Cuore” del Dott. Davide Terranova)
L’avena contiene vitamina A, le vitamine del gruppo B, oltre a molti sali minerali importantissimi per l’organismo, come fosforo, ferro, calcio, zinco e potassio.
Particolarmente interessante è l’ottimo valore biologico delle sue proteine e la sua ricchezza in aminoacidi essenziali; in particolare vanta un buon contenuto in lisina, nettamente superiore rispetto agli altri cereali.
Abbiamo scelto di inserire l’avena tra gli ingredienti di Primus perché vogliamo dare l’opportunità ai nostri clienti di alimentarsi in modo vario e salutare.
L’avena integrale e tanti altri ingredienti presenti in Primus, non vengono assunti facilmente in una normale alimentazione!
Consumati nel Primus risultano comodi e biodisponibili perché fermentati dalle nostre ormai note fermentazioni primordiali.