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Da quando esiste il mondo, esistono le fermentazioni che trasformano la materia organica morta in nutrimento per la materia organica viva.

Un concetto semplice, alla base del funzionamento nutrizionale degli animali, degli organismi vegetali, dell’essere umano, delle cellule, della vita.
Spesso si sente parlare di fermentazione nel campo alimentare, della panificazione, o magari della birra, ma nello specifico…di cosa si tratta? In parole povere, la fermentazione, così come è nell’immaginario comune, è ciò che dà la struttura alle cose che lievitano, come al pane, che per avere e mantenere la sua forma, che sia in cassetta, a treccia o a rosetta, ha bisogno di un sostegno.
Esiste un altro genere di fermentazione, però, meno conosciuta ma sicuramente affascinante: la “Fermentazione Primordiale”.
Lo scopo delle “Fermentazioni Primordiali” è demolire catene proteiche e catene fibrose per rendere molto più semplice l’assimilazione delle sostanze nutritive. In pratica, per facilitare la digestione messa in atto dall’apparato digerente umano, e in particolare dall’intestino, le fermentazioni primordiali effettuano una pre-digestione delle sostanze complesse.
Fra queste, il glutine, l’impalcatura su cui si costruiscono gli amidi e le fibre dei normali prodotti lievitati.
Ma perché “primordiali”? Semplice. Perché il mondo è sempre funzionato in questo modo: le fermentazioni sulla materia organica per renderla disponibile al massimo sono totali demolizioni. È questo il principio alla base dell’attività di Sandro Santolin, imprenditore carpigiano che ha fatto della ricerca sul pane e, in particolare, delle “Fermentazioni Primordiali”, uno stile di vita e di salute, e dai risultati delle sue sperimentazioni nasce Primus Pane, un pane unico, facilmente digeribile, ricco di proteine e adatto praticamente a tutti.